Quando si è in sosta in una stazione di servizio, specie in un autogrill lungo l’autostrada, occorre fare attenzione alla truffa del chiodo.
Quando si viaggia in automobile i pericoli che si corrono sono molteplici. Non soltanto per quanto riguarda la sicurezza stradale, che deve essere di primaria importanza, ma anche per quanto riguarda le truffe ai danni degli automobilisti. Le truffe messe in atto da parte dei criminali sono numerose, specie quando c’è l’esodo estivo, oppure in particolari tratti stradali.
Anche se l’estate e le vacanze sono appena concluse, vale la pena ricordare come funziona la truffa del chiodo, particolarmente sfruttata nelle aree di sosta lungo le autostrade. Una tattica da ricordare bene a mente per evitare di essere truffati, e prestare sempre la massima attenzione quando si è in auto e in sosta per un caffè. In cosa consiste?
Quando un automobilista effettua una sosta di qualche minuto, magari per prendere un caffè, per andare in bagno, oppure per consumare un pasto, i malviventi entrano in azione. Questa tattica accade spesso nei parcheggi degli autogrill, lungo le autostrade, per ovvie ragioni. Si tratta di una strategia davvero semplice, dalla quale bisogna difendersi.
Occhi aperti, in qualsiasi situazione, specie quando si parcheggia in autogrill. È in questa sede che i truffatori entrano in azione. Mentre l’automobilista si allontana dalla propria vettura, questi conficcano un chiodo o una vite in uno degli pneumatici, forandolo. Si tratta di una frode ben studiata, che può trarre facilmente in inganno. Disco orario, anche se indichi l’ora rischi una multa: quando.
Quando il proprietario dell’auto riprende la guida, mettendosi in auto, ecco che i truffatori lo avvertono di avere una gomma sgonfia. A quel punto, l’automobilista scende nuovamente dalla vettura, andando in direzione dello pneumatico forato, estrae il chiodo e poi inizia effettuare le comuni azioni per il cambio della ruota. Piazzola di emergenza in autostrada: quanto tempo massimo puoi restarci.
Mentre sta montando con il cric la ruota di scorta, uno dei malviventi, si posiziona dall’altra fiancata dei veicolo, aprendo lo sportello e sottraendo tutto quello che capita a portata di mano. Il proprietario dell’auto, nel frattempo, è distratto, sta cambiando la ruota e magari sta parlando anche con un uno dei truffatori.
Intanto, l’altro, non visto, ha tempo di rubare borse, portafogli o telefonini. Guida in stato di ebbrezza ma con conducente semi-automatico: di chi è la colpa. Una spiacevolissima disavventura, anche impossibile da rintracciare, visto che poi i malviventi fuggono via in autostrada, diretti chissà dove.
Purtroppo, specialmente in estate, quando milioni di auto si riversano lungo le autostrade, sono tantissimi gli automobilisti truffati, ma questa astuta truffa può accadere in ogni periodo dell’anno. Ne hanno parlato diverse volte anche a RDS e a Striscia la Notizia. Dunque, attenzione a non essere beffati. Patenti finte comprate online: la Polizia lavora così per stanarli tutti.
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