Alcuni rischi per l’incolumità del ciclista possono coincidere con l’indesiderata possibilità di ricevere una multa in strada.
Per evitare di incorrere in situazioni che mettano a rischio la propria incolumità quando si va in bici, oppure di ricevere delle contravvenzioni indesiderate, è bene conoscere con anticipo alcune delle regole per percorrere le strade in sicurezza quando si è il sella a questo sempre più gettonato mezzo di trasporto a due ruote.
Andare in bicicletta evita il traffico, evita l’inquinamento e favorisce l’esercizio fisico. Ma quanto si è in città i pericoli sono sempre dietro l’angolo. Il codice della strada, a tal proposito, delinea i limiti nei quali agire quando si è in sella alla propria bicicletta per giungere a destinazioni senza spiacevoli imprevisti.
In alcune città italiane, da diversi anni, sono state inaugurate nuove piste ciclabili per agevolare i cittadini che preferiscono utilizzare la bici come principale mezzo di trasporto. Una di queste, fra tutte, è Bologna. In questi casi il codice della strada prevedere obbligatoriamente l’utilizzo della ciclabile. In caso contrario, la polizia municipale potrebbe far scattare la contravvenzione.
Oltre agli accorgimenti fondamentali da adottare quando si va in bici di notte, il codice della strada ricorda ai cittadini di servirsi della pista ciclabile in città. Questo, in primis, per motivi di sicurezza. In mancanza del rispetto di tale obbligo i cittadini che scelgono deliberatamente altre vie per i propri spostamenti saranno costretti a pagare la contravvenzione.
La multa per il mancato utilizzo della ciclabile, quando presente, può variare da una somma minima di 25 euro a un massimo di 102 euro. Diverso è il caso per l’utilizzo dei monopattini in città in seguito alle nuove regole stilate per la sicurezza dei cittadini in questi mesi.
Tali regole, però, possono essere avallate nel caso di mancato rispetto – dei conducenti di alti veicoli – dei limiti della ciclabile, causando, per i ciclisti, l’impossibilità di utilizzo di tale via preferenziale per le bici. Sono molti, infatti, i casi di richiesta di ricorso da parte dei cittadini milanesi o bolognesi.
Se la viabilità della pista ciclabile è ostruita da un’autovettura parcheggiata oppure di passaggio, il ciclista può – in quel caso – avallare le sue responsabilità sul suo utilizzo, essendo costretto a farlo per continuare il suo percorso in città. In questo tipi di situazioni il ciclista può fare ricorso a un’eventuale contravvenzione.
Un altro dettaglio a cui prestare attenzione riguarda il senso di marcia. Un ciclista potrà essere multato qualora venisse colto dalle forze dell’ordine mentre viaggia sulla ciclabile mantenendo l’errato senso di marcia.
Inutile, forse, ricordare – invece- che le bici sono assolutamente vietate nelle superstrade e che, nel caso si percorra una strada extraurbana è sempre obbligatorio avere a bordo le luci di posizione funzionanti.
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