Il filtro anti particolato (FAP) è una componente essenziale dell’automobile, eliminarlo è legale oppure la legge ne impone l’obbligo?
Il filtro anti particolato (FAP) è una componente essenziale delle auto. Negli ultimi anni, però, sono in aumento le richieste di eliminazione. Si tratta di una pratica molto diffusa ma che comporta seri problemi. Il filtro anti particolato è un sistema di trattamento dei gas di scarico, capace di ridurre l’emissione di agenti inquinanti nell’atmosfera.
In particolare, questo filtro è necessario per impedire alla fuliggine, prodotta dalla combustione del carburante, di uscire dal tubo di scarico. Questa componente della macchina deve essere periodicamente controllata, poiché una sua otturazione perderebbe alla perdita di potenza del motore, e quindi a un aumento dei consumi. In tanti, dunque, preferiscono rimuoverlo, ma che cosa impone la legge?
Tanti automobilisti ricorrono alla pratica di rimuovere il filtro anti particolato: cosa dice la legge
È legale la rimozione del FAP? In realtà, la legge è chiara su questo punto: il filtro anti particolato non deve mai essere rimosso, si tratta di una componente essenziale per limitare l’inquinamento atmosferico e il rilascio di sostanze nocive nell’aria. La rimozione costa una sanzione, poiché si tratta di una gravissima azione. Stretta stradale: ora con queste 5 infrazioni patente sospesa subito.
Rimuovendo il FAP, un automobilista evita di farlo controllare, evita che questo possa intasarsi, e quindi evita di spendere soldi dal meccanico, impedendo che il motore possa perdere prestazioni. Tuttavia, questa scelta scriteriata è perseguita dalla legge con sanzioni amministrative e procedimenti penali. Non c’è alcuna giustificazione per far rimuovere il FAP. Nuovi limiti di velocità: a quanto si potrà andare sulle autostrade in Italia e in Europa.
Quali sono le sanzioni previste in caso di rimozione del FAP dall’auto
Il filtro anti particolato è obbligatorio nelle auto diesel di nuova generazione, per impedire di rilasciare fuliggine nell’atmosfera, data dalla combustione del gasolio. Il FAP trattiene le polveri sottili, ed è una forma di prevenzione anti inquinamento. In caso di controlli, si rischia una multa che va da 422 euro fino a 1.697 euro, in più viene ritirato il libretto dell’auto fino a quando il FAP stesso non sarà ripristinato nell’automobile.
Secondo l’articolo 78 del Codice della Strada, le auto senza FAP non possono circolare. Se non si rispetta l’omologazione dell’auto, si rischia persino una denuncia penale per danni all’ambiente, con multe che possono variare da 10 mila fino a 100 mila euro. .Uso del clacson: cosa prevede esattamente il codice della strada
Insomma, non ci sono proprio motivazioni per la rimozione del FAP, tra l’altro, quando si viaggia a bordo di una vettura che ne è sprovvista, questa emette dalla marmitta fumo grigio, evidenziando la modifica. Per le Forze dell’Ordine, quindi, sarebbe facilissimo constatare la modifica, e dunque la violazione delle regole stradali. Meglio utilizzare la testa, prima di compiere certe scelte scellerate. Benzina nel serbatoio dell’auto, non far passare troppo: quando “scade”.