I prezzi delle RC auto sono alle stelle e non accennano a scendere: ma qual è la ragione degli aumenti? Scopriamolo insieme.
Non stiamo affrontando un periodo economico roseo e su questo non c’è dubbio. Milioni di famiglie in Italia si trovano in difficoltà a causa dell’aumento generalizzato del costo della vita. Ciò ne interessa ogni aspetto, dal prezzo di mutui e affitti a quello per la spesa, dai costi per le bollette fino a quelli dello svago, come le vacanze o l’andare al ristorante.
E tra i tanti settori che stanno subendo aumenti vertiginosi vi è sicuramente anche quello delle assicurazioni, in particolare quelle per le auto. A confermarlo sono i dati dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass), che nel mese di luglio 2024 hanno rilevato prezzi in aumento del +7,4% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Addirittura in crescita anche rispetto all’incremento di giugno 2024, che si è attestato sul +6,2% rispetto a giugno 2023!
Insomma, i prezzi delle assicurazioni non accennano a fermarsi, né tantomeno a retrocedere. E anzi si assiste ad aumenti sempre più frequenti. Il problema, però, è che l’assicurazione auto è un requisito obbligatorio per poter circolare col proprio veicolo e pertanto le famiglie si trovano costrette ad affrontare questi aumenti senza poter fare granché per risparmiare.
All’aumento generalizzato si aggiungono poi i casi particolari di alcune regioni o città: nel Lazio, per esempio, le RC auto sono carissime. Mentre a Napoli, dove la probabilità di fare incidenti è elevata, il costo medio annuo di un’assicurazione è il più alto d’Italia, attestandosi su 598 euro. Anche Caserta e Prato non sono da meno, con costi medi rispettivi di 534 e 591 euro.
A questo punto però è lecito chiedersi: da cosa dipendono questi aumenti? Le cause sono molteplici: innanzitutto dobbiamo considerare l’aumento dei costi di riparazione delle auto e dei pezzi di ricambio. In altre parole se i pezzi costano di più e il meccanico offre prestazioni più care anche i costi per le assicurazioni aumentano.
Un altro fattore da considerare è la tendenza a una verifica dei danni sommaria o parziale. Non in pochi denunciano stime dei danni ai veicoli a rialzo, che magari si basano solo su prove fotografiche o video e non su sopralluoghi di persona. Tutto ciò però non basta a spiegare del tutto questo trend in rialzo.
Una delle ragioni principali sta infatti nella tendenza a speculare delle compagnie assicurative stesse, come affermato anche dal Codacons. Non è un caso che le stime parlino di circa 165 miliardi di euro di guadagni raccolti tramite l’aumento dei prezzi delle RC auto. A fare da contraltare alla situazione italiana vi è infatti quella europea: in generale negli altri Paesi membri le assicurazioni auto hanno costi più contenuti.
Dunque non ci resta che sperare che questa speculazione venga fermata, o quantomeno sottoposta a limiti e controlli da parte delle autorità.
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