Fermo amministrativo: quando scatta e come funziona

Fermo amministrativo di che cosa si tratta e quando scatta tutte le informazioni a riguardo per non farti cogliere impreparato.

Fermo amministrativo, regole e rischi
Fermo amministrativo del veicolo- (motoritalia.it)

Il fermo amministrativo dell’auto è una misura temporanea che impedisce l’utilizzo del veicolo, il provvedimento in genere viene richiesto da un ente statale come ad esempio un comune, l’Inps, l’agenzia delle entrate o lo Stato, e viene attuato tramite un’azienda incaricata dalla riscossione dei crediti. L’obiettivo è quello di spingere il contribuente a pagare quanto dovuto. Si tratta di uno dei provvedimenti più temuti da chi utilizza quotidianamente la propria vettura e ha debiti.

Fermo amministrativo, tutti i dettagli

Fermo amministrativo, attenzione
Fermo amministrativo, quando scatta e come funziona- (motoritalia.it)

Il fermo amministrativo, differisce dalla confisca dell’auto in quanto in questo caso oltre ad esserci una restrizione sull’utilizzo, c’è anche la perdita definitiva del diritto di proprietà. Una volta emesso il comprovvedimento di confisca infatti, il veicolo viene trasferito alla proprietà dello Stato tramite l’agenzia del Demanio.

Attraverso il fermo amministrativo, il proprietario continua ad essere lo stesso, ma con diverse limitazioni che lo inibiscono dall’uso della vettura. Il fermo amministrativo del veicolo può essere applicato in diverse circostanze, la motivazione principale è il mancato pagamento di una cartella esattoriale all’agenzia delle entrate. Avviene dunque nel momento in cui il contribuente ha un debito importante nei confronti ad esempio dell’Iva o dell’Irpef o da altre imposte non pagate.

Fermo amministrativo, le regole da seguire

L’azienda incaricata della riscossione del debito, può procedere con il blocco completo della vettura intestata al debitore, una volta applicato il fermo amministrativo il debitore non potrà utilizzare l’auto fin quando il debito e le eventuali sanzioni non saranno interamente pagate. Solo in quel momento il concessionario di riscossione procederà alla cancellazione del fermo. Una volta attivata la procedura, l’auto non potrà circolare, se ciò dovesse accadere si rischia una multa salata, la vettura inoltre non potrà essere né demolita ne esportata.

Potrà essere invece venduta in Italia, tuttavia anche in seguito alla vendita resta comunque soggetta al fermo e non potrà circolare fin quando il debito non starà estinto. È fondamentale inoltre non lasciare il veicolo in luoghi pubblici, dovrà infatti essere custodito in un’area privata come ad esempio un garage o un cortile. Se le regole riguardo il fermo amministrativo non vengono cancellare le sanzioni possono variare dai 700 agli 8000 € circa a seconda della gravità della situazione. Nei casi più estremi sarà applicata anche la sospensione della patente da uno a tre mesi. Una volta estinto il debito il fermo amministrativo dell’auto sarà sospeso o cancellato, e il proprietario potrà disporne nuovamente, la cancellazione sarà effettuata automaticamente senza costi aggiuntivi.

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