A proposito del disco orario c’è un elemento da non sottovalutare: in alcuni casi, puoi avere la multa anche se indichi l’ora di sosta.
La questione relativa al parcheggio, soprattutto in Italia, è sempre molto attuale. Ma questo stesso discorso si applica anche nel resto del mondo. Nelle grandi città, infatti, per la tendenza che si è venuta a creare, è innegabile che le auto in circolazione siano davvero tante, e questo crea non pochi problemi. Le automobili, infatti, sono più dello spazio che c’è per parcheggiare. A questo c’è da aggiungere un altro elemento tutt’altro che secondario, vale a dire che in alcune zone come è noto bisogna pagare per parcheggiare e non tutti, senza ipocrisia, lo fanno. Rischiando, in questo modo, delle multe.
In ancora altre zone, come è altrettanto noto, invece, è consentita la sosta in maniera gratuita, ma con dei limiti di tempo da tenere in considerazione. Che solitamente sono pari a mezz’ora, un’ora o al più due ore. Per indicare l’orario di inizio della sosta viene richiesto di esibire il disco orario in cui venga indicata l’ora. In realtà basterebbe anche un foglio di carta con una scritta a penna, ma lo strumento più diffuso è quello precedente. Anche nel momento in cui indichi l’ora, rischi comunque una multa. Andiamo a vedere in quali casi e perché.
Il primo motivo per il quale si può prendere una multa nonostante il disco orario mostrato correttamente è che sia trascorso più tempo, per distrazione o per un imprevisto, rispetto a quello consentito. Ma fin qui niente di anomalo. La legge, però, parla molto chiaro. L’informazione relativa al momento in cui è iniziata la sosta in questione deve essere non solo non equivocabile, ma anche ben visibile per le autorità. Nel momento in cui ciò non avviene perché magari il disco o il foglio sono caduti, allora scatta la sanzione.
C’è un’altra eventualità da contemplare. Ci sono in circolazione dei dispositivi automatici che spostano gradualmente in avanti la segnalazione relativa all’orario di arrivo. Viene prolungata, in questo modo, in maniera fraudolenta la sosta che viene consentita in maniera automatica. Nel momento in cui ciò viene scoperto dai Vigili urbani o dalla Polizia, le conseguenze sono importanti. Prima di procedere, ti ricordiamo quali sono le multe per una impennata in moto.
La multa va da un minimo di 169 euro ad un massimo di 1.500 euro, ma a questo si aggiunge l’accusa di truffa ai danni dello Stato che rappresenta a tutti gli effetti un reato punibile con la reclusione da 1 a 5 anni. Ecco in quali casi puoi superare i limiti di velocità senza multa.
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