Impennare con la moto: scopri che cosa dice la legge, quali sono i casi in cui puoi prendere la multa, a quanto ammonta e quali sono le regole.
Viaggiare in sella alla propria moto con il vento in faccia, è un’esperienza davvero unica, chi è un appassionato infatti potrà godersi panorami mozzafiato e guidare nelle strade in maniera selvaggia aumentando la velocità. Soprattutto nella stagione estiva, andare in moto permette di raggiungere diverse mete in breve tempo. Nonostante si tratti di un mezzo spericolato, è raccomandato guidare con cautela e fare la massima attenzione senza lasciarsi andare. Fin da bambini alcuni sognano di fare le impennate con la moto, sicuramente farlo può avere un grande fascino e dona una scarica di adrenalina, tuttavia questa attività è pericolosa.
Le impennate sono una manovra rischiosa, oltre all’elevata velocità, ad influire negativamente è anche la posizione stessa dell’impennata, ad aumentare il rischio ci sarebbe anche lo stato dell’asfalto, vari ostacoli e l’eventuale imprecisione del guidatore. Quando si cade dalla moto, i danni più gravi sono legati alle fratture di gambe e schiena, per questa ragione è consigliato munirsi di protezioni, come giacche specifiche per proteggere la colonna vertebrale e ridurre le conseguenze dovute alla caduta.
Chiaramente anche il casco gioca un ruolo fondamentale dal punto di vista della protezione, è bene tuttavia ricordare che né il casco, né la giacca o altri accessori, riducono il rischio di infortunio a zero. Il rischio di incidenti in moto al contrario, è molto elevato al di là delle impennate. A maggior ragione queste ultime sono assolutamente vietate dal codice della strada. Secondo l’articolo 170 infatti è assolutamente vietato sollevare la ruota anteriore.
Se si dovesse essere sorpresi dalle forze dell’ordine mentre si impenna, la sanzione è pari a 81 €, in caso di pagamento entro il quinto giorno, la somma è ridotta del 30%, l’importo sarà raddoppiato per chi non paga entro 60 giorni, la multa lieviterà dunque a circa 160 €. Oltre alla sanzione è prevista anche la detrazione di un punto dalla patente, inoltre a discrezione dell’agente che rileva il comportamento scorretto, si può procedere o meno con il fermo amministrativo del veicolo, in questo caso, il fermo potrebbe durare per 60 giorni. In caso di recidiva entro due anni, il fermo si prolunga a 90 giorni.
Il discorso cambia nel momento in cui dovesse capitare un incidente o dovesse essere coinvolto qualcun altro, se si dovessero infatti procurare lesioni ad un altro soggetto, e la prognosi dovesse durare più di 40 giorni, le conseguenze peggioreranno. Al conducente che impennava la moto, sarà contestato il reato di lesioni gravi e nei casi più estremi, si parlerà di omicidio stradale, al quale seguirà la confisca della moto, il ritiro della patente e altre conseguenze penali, fino alla reclusione. Quando si ci mette alla guida di un veicolo, la preoccupazione principale, non dovrebbero essere le sanzioni ma la propria incolumità e quella delle persone che si potrebbero danneggiare. Per questa ragione sarebbe opportuno evitare comportamenti azzardati e pericolosi.
Multa stradale, il caso che consente di non pagare la contravvenzione. Vediamo nel dettaglio di…
Attraverso la targa di un'auto, è possibile ottenere alcune informazioni sul proprietario, scopri come fare…
Quante auto e moto sono parcheggiate in box auto non riconosciuti? Cosa possono rischiare le…
Seggiolini per bambini, al via la nuova normativa per la sicurezza dei passeggeri più piccoli.…
I disabili sono esentati dal pagamento del bollo auto, ma devono rientrare in determinati requisiti:…
Non bisogna sottovalutare alcuni problemi che potrebbero provenire dai freni delle biciclette, meglio dare un'occhiatina …