Bandiere F1: qual è la differenza tra quella gialla, rossa e a scacchi

Nel mondo della Formula 1 sono varie le bandiere che vengono utilizzate in gara: ecco quali sono e il loro significato.

Bandiera a scacchi
Dalla bandiera a scacchi alle bandiere colorate: benvenuti in Formula 1 (Motoritalia.it)

Come in moltissimi sport, la scelta dei colori per identificare una situazione diversa dalla normalità è presente anche nella Formula 1. A differenza di altri sport, nel mondo del motorsport e, in particolare in Formula 1, vengono utilizzate le bandiere. Ecco, quindi, vedere bandiere colorate sventolate a bordo pista in base alla situazione che si va costituendo in quel momento. Gli steward a bordo pista, infatti, hanno tutto l’arsenale, con tutte le bandiere.

Bandiere in Formula 1: ecco cosa significano

Bandiere formula 1
Le particolarità della Formula 1: ecco tutte le bandiere usate in gara (Motoritalia.it)

Nel mondo del motorsport, da sempre, è normale poter osservare come i pioti vengano avvertiti di varie informazioni lungo la pista. Oggi avendo una strumentazione sempre più avanzata, molte informazioni sono disponibili via radio o proprio attraverso lo schermo. Ma, per motivi regolamentari e di emergenza le bandiere sono ancora utilizzate lungo tutta la pista. Questo è vero per quasi tutte le bandiere, a parte per alcune sostituite da comunicazioni via radio, dove la “bandiera *colore” è rimasto come concetto per le comunicazioni.

Partiamo con le bandiere che oggi sono quasi sempre comunicate via radio. Le tre bandiere di cui stiamo parlando sono la nera e bianca, la nera e la nera e arancione. La prima, la bandiera nera e bianca è un’ammonizione per una guida pericolosa o per un’infrazione come, ad esempio, dei track limits. Si potrebbe immaginare questa bandiera come un cartellino giallo nel mondo calcistico. In caso di grave infrazioni o per la somma di due bandiere bianche e nere arriva la bandiera della squalifica, la bandiera nera. Cosa diversa per la bandiera nera e arancione, dove si segnala al pilota di rientrare ai box perché l’auto è danneggiata e non può giare per motivi di sicurezza.

Dalle ammonizioni al pericolo: ecco i colori utilizzati in F1

Queste tre bandiere sono, solitamente, segnalate via radio al pilota a cui sono rivolte. Un tempo erano sventolate insieme ad un cartello bianco e nero con sopra scritto il numero del pilota in questione. Dopo queste bandiere abbiamo le bandiere che si occupano di segnalare ai piloti situazioni di pista. Abbiamo, quindi, la bandiera rossa, gialla, verde, blu, bianca e gialla/rossa. Andiamo a conoscere insieme il significato di ogni bandiera, capendo la differenza fra tutte queste bandiere e la bandiera a scacchi.

Partiamo dalle tre bandiere più utilizzate nel mondo del motorsport e, in particolar modo, nel mondo della Formula 1: rossa, gialla e verde. Queste bandiere, come un semaforo, segnalano delle restrizioni o delle libertà in pista. La bandiera gialla la vediamo usata molto spesso ed identifica una situazione di pericolo dove si deve diminuire la velocità. Questo può succedere per la presenza di detriti in pista o per una macchina fuori pista. La bandiera gialla può accompagnare, anche, regimi di safety car o virtual safety car. In questa situazione è vietato sorpassare e, in caso di qualifiche, i piloti devono dimostrare di aver rallentato. La bandiera può essere mostrata ferma se si parla di un pericolo minore, sventolata, invece, se la situazione è pericolosa e, infine, doppia bandiera gialla in caso di grave pericolo.

Bandiere e Formula 1: ecco quali sono i loro significati

Bandiera a scacchi in pista
Come vengono usate le bandiere in Formula 1: ecco i dettagli (Motoritalia.it)

Cosa diversa per la bandiera rossa. In questo caso, nel mondo della Formula 1, come in tutti gli sport motoristici, si parla di un pericolo importante che obbliga il fermo della gara, di libere o qualifiche. Il segnale, in sostanza, ci vuole dire che non è possibile proseguire la guida per motivi di sicurezza, quindi si torna tutti ai box. In qualifica e in gara si parla anche di congelamento del cronometro e della gara stessa che, nel caso non sia passato troppo tempo, riprenderà dal momento del congelamento.

Se parliamo di regimi di sicurezza non possiamo citare la bandiera gialla e rossa che identifica, invece, un tratto di pista pericoloso e scivoloso, per motivi atmosferici o per delle perdite di alcune vetture. La bandiera verde, invece, identifica una situazione sicura che permette ai piloti di partire o riprendere la gara. La troviamo sventolata bordo pista quando i regimi precedenti si sono conclusi o prima della partenza, in fondo alla griglia.

Le bandiere nella Formula 1: gialla, rossa e verde

Sempre rimanendo sul panorama della sicurezza troviamo la bandiera bianca e quella blu. Queste due bandiere si somigliano e identificano una situazione comune. Nel caso di bandiera bianca questa è rivolta ai piloti più veloci che devono tenere conto di una vettura che si muove ma a ritmo molto più lento di loro per motivi tecnici, come una foratura o un problema al motore. Si segnala, quindi, di superare la vettura in sicurezza. La bandiera blu, come la bandiera bianca, parla di sorpassi in sicurezza, ma è per i piloti più lenti e segnala di lasciare spazio ai leader che li stanno doppiando.

Fra tutte queste bandiere non abbiamo parlando ancora della bandiera a scacchi. Quando i piloti vedono sventolare la bandiera a scacchi la gara è terminata, in qualunque caso. Un tempo sventolata in pista, ad un passo dalle monoposto, oggi è sventolata sulla griglia, in alto in sicurezza. Fu creata nel 1929 dal fondatore dell’Automobile Club di Monaco, Anthony Noghes, fu sventolata per la prima volta a Montecarlo. In precedenza era utilizzata la bandiera del paese ospitante per segnalare la fine della gara. Il Principato, però, avendo i colori della sua bandiera rosso e bianco, dato i colori delle altre bandiere in gara, poteva confondere i piloti. Così fu ideata questa opzione, con una bandiera a scacchi nera e bianca, oggi ancora utilizzata.

Gestione cookie