Chi è abituato a viaggiare spesso in autostrada, può prendere in considerazione l’opzione del Telepass: ma come lo si può ottenere?
Per Telepass intendiamo un sistema di pagamento elettronico che viene utilizzato dai viaggiatori per pagare il pedaggio autostradale senza fare la coda in cassa al casello. In realtà, può essere sfruttato per una lista di servizi più ampia, seppur meno conosciuta (parcheggi, rifornimenti di carburante, pagamento di servizi di mobilità urbana). E’ arrivato in Italia nel 1989 ma per i soggetti privati è stato reso disponibile solamente quasi dieci anni dopo. Ad oggi, è presente in ogni casello autostradale, in Italia e in diversi altri Paesi.
Questo servizio funziona tramite un dispositivo elettronico che viene installato sul parabrezza dell’auto e comunica con i caselli, segnalando il passaggio in entrata o in un uscita del veicolo. Senza questo dispositivo non è possibile oltrepassare il limite del casello pur essendo abbonati al servizio: è obbligatorio portarlo con sé in auto per non fermarsi in cassa a pagare. La “scatolina” serve ad inviare il segnale ad un impianto ottico e sarà captato dal trasponder. Quest’ultimo, a sua volta, invierà un ulteriore segnale che ordinerà alla sbarra di alzarsi, emettendo un avviso sonoro. Grazie al Telepass, il guidatore può evitare di fermarsi a pagare in contanti o con carta: vedrà la sbarra alzarsi automaticamente e potrà attraversare il casello senza sosta, ad una velocità contenuta di 30 km/h (consulta i nuovi limiti di velocità nelle autostrade).
Nasce per velocizzare il passaggio agli Alt dei caselli, limitando le code che, soprattutto in alta stagione, affollano le autostrade. L’importo del pedaggio cambia in base alla tratta percorsa e verrà automaticamente addebitato sul conto del cliente.
In quanto al canone da pagare per l’abbonamento, è possibile scegliere tra diverse opzioni. L’opzione base è la più economica, con un costo di 3,90€ al mese (nuove tariffe dal 1° luglio 2024) e due dispositivi inclusi. L’opzione Telepass Easy parte da 4,64 euro al mese; Telepass Plus prevede il canone zero fino a due anni, poi 4,90€ al mese; Telepass Pay per Use consiste in 10 euro di attivazione (negli altri piani, invece, è compresa), più 2,50€ al mese solo quando il dispositivo viene utilizzato; infine Telepass Pay X prevede un canone zero per un anno, poi 7,90€ al mese ed è inclusa nel piano una carta prepagata associata ad un nuovo conto BNL. L’addebito del canone avviene con fatturazione trimestrale.
Per tutti i piani sono compresi i passaggi agli Alt autostradali in Italia ed Europa, parcheggi convenzionati, l’accesso all’Area C Milano, il traghetto dello Stretto di Messina, le vignette elettroniche per i viaggi all’estero, la funzione memo. Per il piano base sono esclusi i pagamenti dall’app per i parcheggi nelle strisce blu, il cashback carburante, ricarica elettrica, bollo, revisione e lavaggio auto. Solamente nel Telepass Plus sono inclusi anche il cashback per monopattino, bike sharing, scooter sharing, mezzi pubblici, treni, voli, pullman, navi e traghetti, il cashback per il Venezia Pass, Food & Drink, Skipass, prenotazioni e pagamento dei taxi dall’app e il servizio PagoPa dall’app.
Ottenere il Telepass è facile: la procedura è oggi eseguibile interamente online dal sito ufficiale Telepass o scaricando l’app dedicata. Servirà registrarsi e scegliere il piano d’abbonamento che si preferisce. Andrà inserito un metodo di pagamento valido e si dovrà indicare una preferenza su dove ricevere il Telepass, a casa o presso un punto di ritiro. Non sono previsti costi di spedizione. Al contrario, si può sottoscrivere l’abbonamento anche presso una delle Banche abilitate o presso le Eni Live Station aderenti al servizio Telepass Point.
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