Può capitare che ad un aereo in volo si blocchi il carrello di atterraggio? Cosa succede in questo caso d’emergenza?
Si chiama “Belly Landing” ed indica l’atterraggio di un aereo senza l’apposito carrello, costretto dunque a toccare “di pancia” il suolo. Ma quanto è fattibile questa manovra? Può accadere per un malfunzionamento o si tratta di una dimenticanza da parte di un pilota distratto che non ha inviato il comando di estensione del carrello?
Come è facile immagine, un veicolo che subisce il Belly Landing si danneggia in modo importante. Inoltre, l’areo rischia di capovolgersi, disintegrarsi o addirittura prendere fuoco nel caso di un atterraggio troppo veloce o troppo brusco. Insomma, la manovra è potenzialmente mortale per passeggeri ed equipaggio.
Il pilota deve eseguire un atterraggio estremamente preciso affinché l’aereo possa giungere al suolo più dritto e livellato possibile, con una velocità sufficiente da evitare di perdere il controllo del mezzo. Un Belly Landing è indubbiamente una manovra molto pericolosa: sono sufficienti forti venti, scarsa visibilità, danni all’aereo o strumenti e comandi che non rispondono agli input, per mettere a rischio la vita di tutti i passeggeri e compromettere definitivamente la salute dei veicolo. Tuttavia, per quanto possa apparire tragico questo scenario, quello del Belly Landing è probabilmente tra gli incidenti aerei più diffusi.
Un pilota che esegue a memoria le azioni da compiere in fase d’atterraggio, può rischiare di saltare dei passaggi. Oggigiorno i mezzi aerei sono dotati di sistemi di sicurezza più avanzati volti a ridurre il più possibile l’errore umano, come suoni o veri e propri allarmi. Casi di Belly Landing per dimenticanza del pilota sono dovuti per lo più ad inesperienza, confusione, ignoranza o distrazioni. E’ anche possibile che si renda necessario a causa di un guasto meccanico.
Tra gli incidenti dovuti a tali manovre, ricordiamo quello del 1969 vicino Tainan, quando dieci minuti dopo il decollo, il comandante riferì alla torre di controllo di aver bisogno di un atterraggio d’emergenza a causa di un guasto al motore sinistro. Dirottò verso l’aeroporto di Tainan, passò sopra un’area boschiva ed effettuò un Belly Landing in una radura. Finì per scivolare in un torrente, l’aereo si spezzò in tre parti e prese fuoco: nella tragedia morirono tutti i 36 passeggeri a bordo.
Nel 1973, vicino Orly, un Boeing 707 effettuò un Belly Landing di emergenza in un campo di cipolle. Per via di un incendio sviluppatosi in un gabinetto, morirono tra le fiamme 123 persone. Se ne salvarono solo 11, di cui 10 erano membri dell’equipaggio. Più di recente, nel 2020, un aereo precipitò in un’area molto popolata di Karachi. Il pilota tentò un Belly Landing per atterrare, strisciando sulla pista per centinaia di metri. Dei 99 passeggeri, solamente 2 sopravvissero all’impatto e all’incendio che sviluppatosi subito dopo.
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