E’ senza dubbio il veicolo più amato da tutti gli italiani e non solo, ma qual è la vera storia della vespa? Ripercorriamola insieme
Come tutti noi ben sappiamo e riconosciamo, quando parliamo o pensiamo alla vespa non lo facciamo riferendoci molto semplicemente a un veicolo tra tanti. Ma pensiamo, piuttosto, a un modello che è stato in grado di entrare e trovare un proprio posto nella cultura e nella tradizione italiana. Oramai, infatti, ai nostri occhi la vespa rappresenta un vero e proprio simbolo di alcuni decenni che ci hanno preceduto o ancora della spensieratezza di alcuni anni.
Piccola e colorata, la vespa sembrava quasi metterci le ali sotto i piedi: con lei, infatti, avevamo quasi l’impressione di poter arrivare ovunque e soprattutto di non avere nessun tipo di limite. Non a caso, d’altronde, tra tutti i numerosi modelli di moto che ci circondano, proprio lei è diventata parte della nostra tradizione, al punto tale da diventare famosa anche all’estero. Ma come mai proprio lei è riuscita a riscuotere questo successo così importante? Per conoscere la sua storia, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi.
Cominciamo subito con il tornare indietro nel tempo e, nello specifico, a quando l’idea della vespa nasce per la prima volta. Si tratta, infatti, di un modello di scooter ideato dalla Piaggio e che viene brevettato, per la precisione, il 23 aprile del 1946: insomma, sembra davvero una vita fa. Il suo design sin da subito colpisce l’occhio e i cuori di tutti noi, a tal punto che proprio i suoi disegni verranno presto utilizzati come un simbolo del design italiano e questo tipo di veicolo comincerà addirittura, con il tempo, a essere esposto in musei di tutto il mondo.
Ma, d’altronde, era proprio questo l’obiettivo di Enrico Piaggio quando deciso di commissionare la realizzazione della vespa. Il suo obiettivo, infatti, era quello di poter avere un qualcosa di davvero innovativo e proprio per questo motivo scelse l’ingegnere aeronautico Corradino D’Ascanio, che secondo lui aveva la mente sgombra (per ovvi motivi) da qualsiasi costrutto del mondo delle motociclette in quanto faceva parte del mondo degli elicotteri.
Ma non solo: secondo quanto emerso, pare proprio che l’ingegnere in questione in realtà detestasse le moto e tutti i veicoli a due ruote, in quanto odiava dover scavalcare il sellino per potercisi sedere sopra. Ed è proprio da questo suo malcontento per le moto che nacque la vespa, unica nel suo genere: per la prima volta a scocca portante, senza una struttura tubolare di acciaio e di tunnel centrale.
Per quanto riguarda, invece, il nome della vespa (anch’esso poi col tempo divenuta un vero e proprio simbolo universale), si sa ben poco in merito alla sua ideazione. Secondo una teoria piuttosto accreditata pare che ad avanzare il nome attuale sia stato proprio Enrico Piaggio che, nel vedere il veicolo, lo paragonò per l’appunto a una vespa.
Vi è però anche un’altra teoria, molto meno accreditata, secondo cui invece il termine Vespa nasce dall’acronimo di Veicoli Economici Società per Azioni.
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